Keep The Promise «Ghosts of Revenge» (2018)

Keep The Promise «Ghosts Of Revenge» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Fleshrequiem »

 

Recensione Pubblicata il:
04.12.2018

 

Visualizzazioni:
1039

 

Band:
Keep The Promise
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Titolo:
Ghosts of Revenge

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
M.V. - voce

HUBER 'HUWA' ARTIOLI - chitarra

MIRCO TINCANI -voce
JONATHAN 'JONNY' BELTRAMI - batteria
GIUSEPPE 'BEPPE' COLLI - basso

 

Genere:
Hardcore / Metal

 

Durata:
34' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
29.06.2018

 

Etichetta:
Bleeding Nose Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
PR Lodge Music Promotion
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Recensione

I Keep The Promise sono un gruppo Hardcore Metal di Carpi alle prese con il loro secondo lavoro intitolato Ghosts of Revenge. Andando a spulciare la loro pagina Facebook è abbastanza intubile il concept dietro ai loro brani ed il loro non vedere di buon occhio il nostro paese, o almeno così pare, così come la loro intenzione di comunicarlo nella loro musica senza lasciar spazio ad interpretazioni, in modo diretto e rabbioso....forse troppo. Dico questo perchè, pur essendo realizzate in modo egregio in produzione, le canzoni sono prive di dinamica, anzi sono mono-dinamiche e mono-mood. Pare che tutto sia ultra compresso, anche le intenzioni.
Parliamo di una bordata di chitarroni con fortissimi richiami ai colleghi degli states, non è niente di nuovo e di personalizzato, è più qualcosa prettamente orientato alla tigna, allo sfogarsi ma con tutta franchezza mi manterrei cauto nel suggerirlo a qualcuno anche con un minimo di voglia per qualcosa di più ricercato, e penso proprio di parlare per una bella parte di ascoltatori.
L'unica che mi è sembrata un pò più "speziata" con qualche soluzioncina un pò diversa è The Stench Of Evil ma ammetto di essermi anche li un pò sforzato nel notarlo.
Dal punto di vista della produzione è mio parere stato fatto un ottimo lavoro ma qui ci sono diverse scuole di pensiero perchè per me il risultato finale spettina, ma alcuni potrebbero obiettare ritenendo che tutto suoni molto "artificiale" in particolar modo la batteria che suona un pò robotica.
In sintesi stiamo parlando di un prodotto che se pur ben realizzato non regala nulla dal punto di vista stilistico, forse neanche dal punto di vista emotivo ma l'emotività è soggettiva, però a mio avviso la formula "spacco tutto perchè sono incazzato col sistema" suonata pari pari come molti altri prima non funziona più tanto bene.

Track by Track
  1. Storm Of Cursing 65
  2. Please Kill Yourself Now 65
  3. Your Race Doesn't Exist 65
  4. Corrosion Of Rotten A Soul 65
  5. Ghost Animal S.V.
  6. Hell Bedroom 65
  7. The Stench Of Evil 65
  8. A Dying Planet 65
  9. The Abyss Of Innocents 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Fleshrequiem » pubblicata il 04.12.2018. Articolo letto 1039 volte.

 

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